Sky line 2 – 150x100cm. Tecnica mista, stucco, colla, gesso, acrilici e smalti su tela. Una tela in lino, di colore bianco, rettangolare, di chiara matrice geometrica e euclidea e’ utilizzata dalla pittrice Gabriella Tolli per iconograficizzare su di essa con i colori acrilici, le colle, i gessi, gli smalti e altro di differente le due torri gemelle di New York, che oggigiorno non esistono piu’ a causa di un attentato terroristico che si e’ perpetrato nei loro riguardi l’ 11 Settembre del 2001, dove una serie di alcuni aerei da viaggio sono stati l’ arma efficente utilizzata da alcuni terroristi misteriosi di difficile indentificazione per distruggerle e procurare tante morti. In questo lontano periodo la pittrice venne ricoverata in ospedale, sicche’ ella una volta dimessa decide di dedicare a questo evento nefasto tale opera ivi manifesta, che rappresenta appunto l’ attentato terroristico nei riguardi delle due torri gemelle. Lo sfondo dell’opera come del resto la maggior parte dei suoi primi piani, viene magnificata dalla possanza pittografica di svariate micromacrocromo chiazze aniconiche irregolari costituite da vari colori, ivi utilizzati dalla pittrice anzidetta per realizzare tale scena di paesaggio urbana idealizzata dalla sua mente contemplante, nonche’ la pittrice suddetta evita di utilizzare le classiche linee di contorno perimetralizzanti del primo disegno di base fatto a matita, poiche’ estromesse e non indispensabili per raffigurare quanto ivi manifesto nell’opera suddetta, poiche’ la pittrice medesima adopera direttamente i vari materiali artistici per realizzare tale sua opera, dedicata appunto a una scena di paesaggio urbana in via di autosfaldamento morfologico, rimembrante una parte della citta’di New York in America. Si evince che la pittrice in questione utilizzi i colori in maniera tale da cromosuonoinformadinamicizzare i suoni e i rumori generati dalle espolsioni che sono state percepite direttamente dalle orecchie e a occhio nudo dagli stessi Americani e turisti che si ritrovarono in quel tempo a sostare con lo spirito e il loro corpo di immanentizzazione terrestre nel quartiere delle due torri gemelle, sicche’ l’impatto generato dalla collusione fra gli aerei e le strutture in vetro e in ferro sono state riprese sul luogo attraverso vari strumenti da ripresa, nonche’ le immagini registrate da questi ultimi, hanno reso manifesto a tutto il mondo il momento stesso del grande attentato nei riguardi dei due grattacieli americani, simboli del liberalismo e delle dottrine capitalistiche. Una grande macchia rossa rappresenta il sangue degli uomini, dove questi ultimi sono intenti da sempre a guerreggiarsi a vicenda per il raggiungimento del Sommo Potere, nonche’ di favorire il passaggio delle varie energie malevole, che vengono sprigionate dalla presenza del male ontologico, che si impone con intransigenza nella realta’ fenomenica, confondendosi spesso con le energie benevole, che si rendono palesi ovunque esse si manifestano. La macchia rossa ricopre in parte le strutture, oramai dirute delle due torri gemelle, di colore blu, simbolo quest’ ultimo della vita e della liberta’. Le varie striature di colore blu si extraverticalizzano in tutta la loro possanza cromoinformalizzante in basso, sulla superficie del quadro, sicche’ queste ultime si sovrappongono sulle micromacrocromo chiazze aniconiche di colore bianco dello sfondo dell’opera, dove spesso in alcuni punti della tela, il colore blu delle torri, si interseca con il suddetto colore bianco del sopracitato sfondo del quadro. Si evince che la pittrice in questione utilizzi i colori in maniera dinamica, tanto da ontosignificarli nel quadro ivi manifesto, nel momento in cui ella rimembra questo attentato, che ha segnato nella storia dell’ umanita’ un cambiamento di mentalita’ collettivo, basato sul progresso e sul pensiero stesso, che gli Stati Uniti, come nazione, non potevano essere colpiti dai suoi nemici, talche’ tale mito, attraverso questo attentato, si conclude con questo evento drammatico nei riguardi delle due torri gemelle. La grande macchia rossa viene predisposta al centro del quadro come se un proiettile rilasciasse una volta esploso la sua polvere da sparo sul bersaglio da colpire, quale appunto le due torri gemelle. In effetti la pittrice Tolli vuole mettere al centro dell’attenzione dell’ osservatore dell’opera tale macchia rossa che rappresenta tutta la violenza perpetrata dai terroristi nei riguardi della civilta’ Americana, nonche’ quest’ultima ha una mentalita’ totalmente differente dagli altri popoli che razionalizzano le varie nazioni del pianeta terra. La presenza antropica non viene ontosignificata quanto meno iconograficizzata nell’ opera stessa, ma contrariarmente a tutto cio’ la pittrice anzidetta predilige mettere in forte evidenza le macerie delle due torri gemelle, per favorire ancor piu’ le sue denuncie nei riguardi di alcuni uomini, che con la loro presenza sulla superficie del pianeta terra, persistono di continuo a generare morte e dolore ovunque essi decidono quando e dove lo stesso male puo’ manifestarsi in quanto tale, dacche’ tale opera viene dedicata negativamente al male stesso che alberga perennemente nei cuori di tali uomini pericolosi, ferocemente interessati a conquistare il potere e preservalo per utilizzarlo per i loro obiettivi, appunto il controllo sulla specie umana e sulle risorse preziose del pianeta terra.
Enciclopedia dell’arte contemporanea italiana. Tomo 4. Cover semirigida plastificata, 140 pagine a colori. Testi Critici a cura di: Giuseppe Giglio Storico e Critico d’arte, Jean-François Bachis-Pugliese Semiologo e Critico d’arte, Mery Rose Florio Linguista e Critico d’ arte. AdtEditori ISBN 97888223229259
Jean-François Bachis-Pugliese Semiol9go e Critico d’arte. Copyright 2021. Tutti i diritti riservati.