Il rifiuto della forma e della luce in favore della materia duttile alimentata da smalti e colori fluidi è ormai il percorso di Gabriella Tolli.
Dopo un inizio accademico, nel quale l'artista ha dipinto nature morte e statue in marmo, la scelta del genere informale ed astratto è diventata preponderante nel suo cammino.
Talvolta si accosta per tematiche e tecniche al postastrattismo americano di Morris Louis, e per intenti al concetto di esprimere e non illustrar le macchie di colore segnano il rifiuto della forma e la negazione della pittura tradizionale.
Daniele Radini Tedeschi
Critico d'Arte
L'arte di Gabriella Tolli una perfetta allegoria del divenire pittorico inteso come metamorfosi da uno stato figurativo puro ad un regno di parvenze decretate dal gusto astratto e dal colore fluido. L'artista ha iniziato in maniera accademica un percorso che le ha consentito -in virtù studi, influenze e contaminazioni- di approdare ai lidi del pisentito e toccante astrattismo. Nel parlare con la pittrice si percepisce questo transito e le sue parole profumano d'olio informale e di apertura metafisica.
Daniele Radini Tedeschi
Critico d'Arte